La dietetica cinese studia in dettaglio i cibi considerandone diverse caratteristiche.
Vengono presi in considerazione principalmente i sapori e gli odori, la forma, la consistenza, la “natura” (intesa come l’effetto termico che il cibo produce ingerendolo) e il “movimento” (cioè la direzione che il cibo fa prendere all’energia che scorre nel nostro corpo) e i meridiani ai quali il cibo indirizza le sue azioni. Ognuna di queste caratteristiche può essere già definita in base alla teoria yin-yang. Ad esempio l’odore è più immediato e volatile, più sottile rispetto al sapore, quindi più yang. Il sapore, a sua volta è più yang della forma, legata alla consistenza fisica (yin) del cibo. A loro volta i sapori, gli odori, le “nature” dei cibi vengono distinti in yin e yang. Quando consideriamo un cibo dunque possiamo analizzarlo in termini del suo equilibrio fra componenti yin e componenti yang.
Esempio: La carne di maiale ha una natura neutra, quindi non raffredda né riscalda l’organismo. Il suo sapore è dolce (sapore yang), ma anche salato (sapore yin). Il maiale è inoltre un animale (yang), ma con abitudini sedentarie (yin), quindi possiamo considerare quest’alimento come equilibrato, nel senso che la sua assunzione moderata non altera in modo particolare le dinamiche energetiche del nostro corpo. La carne di maiale infatti, a differenza di altre carni che sono in genere di natura riscaldante, è indicata come rimedio nelle malattie febbrili con consumo dei liquidi. La carne di montone invece ha una natura tiepida (yang) e un sapore dolce (yang). Il montone inoltre è un animale (yang) dal temperamento aggressivo (yang). Si tratta dunque di un cibo decisamente yang e riscaldante. Infatti questa carne è consigliata nelle stagioni fredde e nelle patologie caratterizzate da un deficit dello yang del nostro organismo.
Dagli esempi illustrati si può già intuire quanto i cibi impattino fortemente sull’equilibrio yin-yang del nostro organismo, così tanto da alterarlo o correggerlo al pari dei farmaci e delle erbe.
È per questa ragione che la dietetica cinese è un’efficace rimedio terapeutico ed è per lo stesso motivo che i cinesi consigliano di consumare cibi dalle caratteristiche equilibrate per mantenere la salute. Se ciò che mangiamo (farmaci inclusi) diventa parte di noi, è logico pensare che, nel medio-lungo periodo, attuando precise scelte alimentari noi possiamo modificare profondamente il nostro organismo.
Da questa intuizione nasce la consapevolezza del potere terapeutico della dieta, intesa come un regime programmato di alimentazione.
Cominciamo dunque a distinguere due particolari categorie di necessità alimentari:
1) Per l’uomo in equilibrio con se stesso
2) Per l’uomo in disequilibrio con se stesso Nel primo caso sarà necessario alimentarsi in armonia con lo scorrere della vita, con l’alternarsi dei climi, delle stagioni (climatiche ma anche proprie dell’uomo, le stagioni della sua vita : infanzia, gioventù, maturità e senilità). Nel secondo sarà necessario ripristinare oltre all’equilibrio tra l’uomo e l’ambiente in cui vive anche quello interiore, costituzionale, emozionale ecc).